Provate a correre insieme al tempo e a non farvi spingere da esso.
Un’avventura all’insegna dell’accettazione, del sano movimento, del libero pensiero e della diretta opinione.
(!!! prelevate il file allegato, contiene un emozionante articolo scritto per il settimanale IL PONTE)
Gentili Sig.re Insegnanti
i ragazzi che abbiamo ospitato, hanno immediatamente rivelato buona educazione e caratteri piacevoli: Furkan, turco diciassettenne e già uomo, garbato, sicuro, spiritoso ed Alex, romeno quindicenne, poco più che bambino, socievole e con una straripante simpatia. Saranno eccellenti uomini Europei nel mondo futuro.
Siamo sicuri che questi quattro giorni concorreranno al processo di crescita dei ragazzi e segneranno positivamente le rispettive famiglie. Conoscere le diversità culturali crediamo sia il modo migliore per diventare cittadini responsabili del mondo, per edificare ponti invece che muri, rivolgendosi all’altro con curiosità e rispetto, senza diffidenza e pregiudizio.
Crediamo che esperienze scolastiche di questo genere siano fondamentali per chi abbia l’opportunità di viverle, ed è proprio per averci offerto quest’opportunità, realizzando questo Progetto Comenius con passione e scrupolo, che vi saremo sempre riconoscenti.
Grazie davvero
Famiglia Giolitto
Buonasera prof, volevo ringraziarla, a lei e alla professoressa Cremonini, insieme anche agli altri insegnanti per il prezioso lavoro e impegno! È stata davvero una bellissima esperienza e credo che ne sentirò la mancanza, tutto è filato bene alla fine! Anche noi ragazzi siamo stati una bella squadra e come gruppo l'ho sentito piuttosto unito.
Dal servizio d'ordine (nel quale la mia voce ha deciso di andarsene) alla caccia al tesoro e tutto il resto! Grazie di cuore dell'esperienza.
Un saluto
Sara
Gentile Professoressa,
sento il desiderio di ringraziarla per la bella esperienza vissuta dalla mia famiglia.
Mehmet è un ragazzo speciale e averlo con noi è stata una gioia, e un arricchimento
umano e culturale per i nostri ragazzi. La prego di ringraziare anche le professoresse Soggia, Cremonini, Paoli e tutte le persone che con il loro impegno hanno reso possibile la realizzazione di questo splendido progetto.
Grazie di cuore
Marinella
Dear Paola,
Thank you very much for the mail - we are certainly missing the "Youngsters" and our partners - it was most memorable and action packed!
The kids love the hats and shirts and all of the little treats from Italy - we will certainly be returning soon (probably next spring).
Please say hi to Anna, Chiara, Orelia, Louisa, Sonia,your wonderful students and the two very fun technicians!!!
This was indeed a very valuable exchange and learning experience.
All the best for you and your family (and of course future projects)!
Most Sincerely,
Josh : )
Dear Paola,
I wish you and your family not only health but also all the best. I am and will always be ready and look forward to working togethet. I also believe that our partnership is everlasting and I would like to tell you that your last words were amazing: United on diversity! It was an absolutely fantastic end!
Best wishes,
Uygar...:)
Carissima prof.ssa Pecci,
le chiedo scusa per il ritardo con il quale le invio questa mail,ma dopo la partenza dei ragazzi del progetto" People to people" sia stati fuori Rimini e non mi é stato possibile farlo prima.
Vorrei farle sapere la mia opinione come mamma relativa a questa esperienza.
In una sola parola la definirei " FANTASTICA" . Per noi si è trattato della prima volta e per di più siamo stati "ripescati dalla panchina", nella quale eravamo tristemante seduti, perchè purtroppo la ragazza che ci era stata assegnata non era potuta partire.
Ora che fortunatamente abbiamo vissuto questa esperienza, capiamo che grande occasione avremmo potuto perdere. Sarah ed anche gli altri ragazzi che ho potuto conoscere, sono giovani speciali molto educati, ordinati e sempre molto rispettosi. Noi abbiamo cercato di far sentire Sarah come se fosse a casa di amici. Eravamo preoccupati che volesse stare in una stanza appartata, tutta sua per una maggior privacy , mentre lei stessa ,confrontandosi con mia figlia Silvia, ha voluto stare in stanza con lei . Lo spazio tra i letti era veramente ridotto , ma loro sono state benissimo . Dopo la prima sera, durante la quale si è dovuto rompere un pò il ghiaccio, ne è nata poi una splendida amicizia e grande complicità.
Parlavano fino a tarda notte e dal secondo giorno mia figlia mi ha riferito che Sarah , quando si trovavano da sole, la chiamava "sister".
Sarah era una ragazza che non mangiava moltissimo e sicuramente non era abituata ai nostri cibi. Le abbiamo proposto diverse pietanze, per farle conoscere le nostre tradizioni culinarie e...... la "tagliatella al ragù" ha avuto un grande successo!!!
E' stata una grande opportunità per mia figlia per esercitarsi nel comprendere e nell'esprimersi in inglese. In casa lei era il nostro" traduttore simultaneo". Peccato perchè qualche giorno in più avrebbe reso l'esperienza ancora più formativa ed avrebbe permesso maggiormente il consolidarsi della loro relazione.
La mattina della loro partenza non nego che ho provato la sensazione di distacco come se partisse mia figlia. Ci siamo salutati con abbracci prolungati ed io ho cercato di trattenermi , ma quando ho visto che Sarah si passava le mani sul volto per asciugarsi le lacrime( e mia figlia dietro di lei), non ho potuto fermare le mie. Forse non sono la mamma adatta ai progetti di accoglienza !!!! Mi sono poi accorta che non ero l'unica , i " cuori di mamma " erano diversi.
Un ringraziamento speciale a lei prof.ssa Pecci che si è ricordata di noi e soprattutto perchè impegna sempre tante energie per realizzare questi bei progetti , fondamentali per la formazione e la crescita dei nostri ragazzi,che speriamo diventino veri cittadini del mondo.
Grazie ancora Barbara e Silvia